Ormai (o solo?) quattro anni fa, la Leica SL aveva rappresentato un cambio epocale per la casa tedesca.

Leica ha dato alla luce un sistema con l’intenzione di riportare le fotocamere col bollino rosso nelle mani dei professionisti. Oggi, con la nuova Leica SL2, rinnova le solide basi del primo modello, rendendo l’intero sistema ancora più professionale.

Leica SL2 – Caratteristiche Generali

Per la maggior parte dei fotografi, il nome Leica è indissolubilmente associato alle macchine fotografiche a telemetro della serie M, che sono passate dalla pellicola al digitale mantenendo quasi inalterato il design nato negli anni ’50. 

Si potrebbe facilmente  pensare che le mirrorless dell’azienda possano aver conservato questo approccio così conservatore, ma nulla potrebbe essere più lontano dalla verità, la Leica SL2 è invece una mirrorless estremamente sofisticata.

Il cuore della Leica SL2 è un sensore full frame da 47,3 MP, simile a quello della Panasonic S1R (simile, ma non è lo stesso assicurano dalla Germania), sensore che si presenta senza il filtro passa-basso ottico per massimizzare i dettagli e, unito all’ultimo processore Maestro III di Leica, fornisce un intervallo di sensibilità nativo che va da 100 a 50.000 ISO, dato decisamente interessante, considerando che è uguale a quella del primo modello, ma la SL2 ha il doppio dei pixel.

I file non elaborati a 14 bit sono registrati nel formato DNG standard di Adobe, il che significa che sarà possibile utilizzarli in quasi tutti i software di elaborazione. Non è disponibile il rilevamento di fase su chip, ma l’autofocus lavora su 225 punti disposti su tutto il frame, fino agli angoli.

La Leica SL2 è dotata di due slot per schede SD, entrambi compatibili con schede veloci UHS-II.

L’otturatore meccanico può lavorare sino ad 1/8000, quello elettronico sino ad 1/40.000, e ciò è fantastico visto che consente l’utilizzo di diaframmi apertissimi anche in situazioni di luce intensa. L’opzione “otturatore ibrido”, predefinita, attua la commutazione automatica tra le due modalità.

Il nuovo processore Maestro III è in grado di raggiungere performance davvero elevate, unito al buffer da 4Gb permette di raggiungere i 20 fps in modalità Continua ad Alta Velocità (con otturatore elettronico e con messa a fuoco, esposizione e bilanciamento del bianco fissati sulla prima esposizione), utilizzando solo l’otturatore meccanico invece arriva a 10fps.

Una nuova caratteristica, particolarmente significativa, è la stabilizzazione dell’immagine interna (IBIS) a 5 assi: è possibile scattare a mano libera con tempi di posa fino a 5 stop più lenti di quanto sarebbe altrimenti consentito, senza che il mosso causato dal normale tremolio della mano diventi evidente. Ed è davvero efficace, la fotografia che mostro qui di seguito, per un errore mio a dire il vero, l’ho scattata ad 1/8 di secondo!

Il sistema di stabilizzazione IBIS di Leica SL2 assolve anche un’ulteriore funzione: può essere utilizzato per ottenere un file RAW da 187 megapixel. La fotocamera effettua 8 scatti muovendo il sensore, in questo modo ogni pixel sarà esposto a tutte le componenti colore; durante questa operazione la fotocamera registra però anche il primo scatto come RAW singolo da 47,3 megapixel per maggiore sicurezza.

Mi soffermo un attimo sulla batteria BP-SCL4 (la stessa utilizzata anche dalla Q2); ha un design davvero accurato adattandosi perfettamente alla piastra di base della fotocamera senza uno sportello separato. Inizialmente sono rimasto negativamente colpito dalla sua durata, al primo utilizzo (circa 4 ore) sono riuscito a fare poco più di 200 scatti prima che fosse necessario sostituirla. Probabilmente il processore più veloce e i file più pesanti, insieme ai tempi di scrittura incredibilmente veloci, hanno reso questo inevitabile.

Ragionandoci più a fondo, ripristinando le impostazioni di risparmio energetico e e disattivando la modalità “pre-focus” ho trascorso diverse scattando, simulando di essere ad un matrimonio o ad un evento, in questa situazione sono riuscito a ottenere oltre 1000 scatti con una singola carica. Direi che così va bene no?

Qualità dell’immagine

Se dovessi definire Leica SL2 con una sola parola, sarebbe senza ombra di dubbio “qualità”. 

E’ da sempre un produttore che si preoccupa del più piccolo dettaglio di ogni cosa che finisce a far parte dei loro prodotti e, naturalmente, ciò si estende anche alla qualità dell’immagine.

Le foto che ho scattato sino ad ora con SL2 sono a dir poco spettacolari. Dagli scatti street al lavoro in studio, dalla messa a fuoco manuale con gli obiettivi M, alla messa a fuoco automatica degli obiettivi L, le foto che ho ottenuto con la SL2 sono tra le più visivamente sorprendenti che io abbia mai realizzato da diversi anni a questa parte. Adoravo le mie Sony A7R III e A9, ma devo levarmi il cappello davanti a Leica: c’è qualcosa di speciale in queste fotografie.

Non sono un tecnico, quindi non so davvero dire dove risieda il loro segreto, se nelle speciali microlenti che hanno installato davanti al sensore o nella metodologia con la quale costruiscono i loro obiettivi, probabilmente è l’insieme delle due cose, ma penso che la riproduzione del colore, la nitidezza e la gamma dinamica della SL2 siano davvero grandiosi.

Le prestazioni ISO su SL2 sono… buone. Sulla gestione del rumore ad alti ISO la SL2 non è eccezionale, sicuramente non è la fotocamera da prendere come riferimento da questo punto di vista, ma è comunque molto buona. La buona notizia è che il rumore ha un aspetto della grana molto “naturale”, non è a macchie, ma non è anche “pulito”. I 3200 ISO sono eccezionali, penso che per un uso ottimale, per il mio modo di lavorare, rimarrò attorno ad una sensibilità massima di 6400 ISO (cosa che comunque facevo anche con le Sony).

Scattata a 3200 iso, 1/200sec f/3.5, Vario Elmarit 24-90

Controlli ed ergonomia

Personalmente adoro il design generale, con quel suo cenno al Bauhaus. Qualcuno potrebbe non esserne così colpito e pensare che sia brutto e magari scomodo, ma non lo è affatto. Leggendo qua e la, vedo che alcuni pensano che sia una fotocamera troppo grande e pesante, in realtà non lo è affatto,  non è molto più grande di una Sony A9 (ne ho utilizzate due per oltre due anni, ecco perché la paragono con questa).

Ecco le misure: è larga 146 mm, alta 107 mm e profonda 42 mm, pesa 928 grammi. Una Sony A9 misura 127 x 96 x 63 e pesa 627 grammi, si, ci sono 300 grammi di differenza, non pochissimi in assoluto, ma sono ben supportati dall’ergonomica presa. Quest’ultima è anche più profonda del primo modello di Leica SL, questo permette di far riposare le dita.

Devo confessare di amare moltissimo il layout posteriore a 3 pulsanti della SL2, così minimalista e, allo stesso tempo, pratico e logico. La standardizzare dell’interfaccia fra tutte le fotocamere del sistema Leica è una cosa che trovo efficacissima. Avere le tre fotocamere,  SL2, Q2 e M10, e non dover far fronte a troppe differenze a livello di controlli durante il loro utilizzo, è fantastico, soprattutto durante matrimoni o eventi dove ne ho due sulle cinghie e le cambio spessissimo.

Sul corpo macchina ci sono “solo” 5 pulsanti funzione programmabili, trovo che siano decisamente più che sufficienti, posso lavorare senza diventare matto a ricordarmi dove diavolo è quella funzione che mi serve, sono 5, non lo scordi. 

Attualmente li ho impostati come segue:

  • Il pulsante Fn posteriore attiva / disattiva la visualizzazione delle informazioni 
  • Sulla calotta superiore ci sono due pulsanti Fn, quello sinistro è impostato su Misurazione Esposizione, quello destro è impostato su ISO
  • Sulla parte frontale, il pulsante Fn superiore è impostato su Ingrandimento, il pulsante inferiore è impostato su Modalità AF

Vista posteriore

Leica SL2 posteriore

Ci sono solo tre pulsanti sulla sinistra del display:

  • Play
  • Fn
  • Menù

Il pulsante Play funziona allo stesso modo di tutte le fotocamere, attiva la visualizzazione delle fotografia scattate. 

Il pulsante Fn, personalizzabile come gli altri 5 pulsanti funzione in maniera estremamente efficace: basta premerlo a lungo e si attiva la lista delle funzioni utilizzabili, scelta, che verrà mantenuta sino ad un ulteriore cambio.

Il pulsante Menu ha 3 impostazioni:

  • Con una prima pressione visualizza la schermata di stato
  • Con la seconda pressione visualizza il menu Preferiti (configurabile tramite il menu).
  • Con la terza pressione ti porta al menu principale.

Non ci sono pulsanti sul lato destro, ma il pulsante di selezione modalità EVF / Display dedicato e l’eccellente joystick sono posizionati sopra al display.

Il pannello Display / LCD posteriore, da 3,2”, ha una risoluzione di 2.100.000 pixel ed è touchscreen.

L’EVF ha una risoluzione di 5.760.000 pixel ed arriva ad un framerate di 120 fps. L’ingrandimento è 0,78x. Qui trovano posto, subito dietro l’oculare in gomma, la ghiera per la correzione diottrica e, all’interno dell’oculare stesso, il sensore che esegue la commutazione automatica fra il display e l’EVF.

Purtroppo lo schermo è senza alcuna forma di articolazione, ed è una caratteristica che mi mancherà vista la comodità di scattare comodamente da posizioni insolite, la scelta però è legata alla impermeabilità ricercata da Leica per questa fotocamera, che raggiunge la certificazione IP54,  garantendo un’elevata tenuta alle intemperie, cosa non possibile se vi fossero state le cerniere per la mobilità del display.

Vista superiore

Leica SL2 vista superiore

Sul lato destro troviamo l’eccellente display LCD monocromatico da 1,28” che mostra le informazioni essenziali sull’esposizione, e due pulsanti funzione.

Vista frontale

Leica SL2 frontale

Qui troviamo altri due pulsanti funzione allineati verticalmente.

Lato destro

Leica SL2 lato destro

Qui trova posto solo lo sportello che protegge i due slot per le schede SD che, come già accennato, sono entrambi di tipo UHS II.

Lato sinistro

Leica SL2 lato sinistro

Sotto le due coperture in gomma troviamo, in quella superiore le prese Jack da 3,5 mm Audio In e Audio Out insieme a una presa HDMI 2.0b, in quella inferiore una presa USB-3.1 Gen 1 Tipo C (USB-C) che può essere utilizzata anche per caricare la fotocamera: quando è collegata a un alimentatore esterno, caricherà la batteria (fotocamera in standby o spenta), alimenterà la fotocamera se accesa.

La schermata di stato

leica sl2 dettaglio schermo posteriore

La schermata di stato è una sorta di menu rapido che si attiva automaticamente alla prima pressione del pulsante menu e, personalmente, lo trovo estremamente comodo per il fatto che il display è touchscreen; è possibile gestire al volo tutte le funzioni più utilizzate della fotocamera, metodo impagabile per la sua operatività e velocità. Controlla anche il passaggio tra foto e video, anche se quest’ultimo è una cosa che io non utilizzerò mai.

Si vedono in maniera molto chiara le impostazioni correnti, è possibile quindi modificarle direttamente toccandole, oppure scegliendo il parametro da cambiare ed utilizzando la rotella posteriore per la modifica.

Le opzioni nella riga superiore sono:

Modalità PMAS
Apertura
Velocità dell’otturatore
ISO
Compensazione dell’esposizione

La velocità dell’otturatore e l’apertura vengono abilitate o disabilitate a seconda della modalità PMAS selezionata (Programma / Manuale / Priorità apertura / Priorità otturatore)

Le opzioni nella riga centrale sono:

Modalità di scatto
Tipologia di autofocus (singolo o continuo)
Modalità AF
Modifica del Profilo AF
Modalità di esposizione
Bilanciamento del bianco
Le opzioni nella riga inferiore sono:
Tipo di file (DNG e/o JPG: grande (46,7mp), medio (24mp) o piccolo (12mp)
Formattazione schede
Profilo utente (predefinito + 6 profili utente)Blocco/sblocco rotelle
Collegamento WiFi / Bluetooth
Menu principale

Specifiche delle varie opzioni

Modalità di scatto

Le opzioni sono:

  • Scatto singolo
  • Scatto Continuo 
  • Bassa velocità: 3 foto al secondo
  • Velocità media: 6 foto al secondo
  • Alta velocità: 12 fps (senza AFc, AE, AWB)
  • Altissima velocità: 20 fps (con otturatore elettronico no AFc, AE, AWB)
  • Autoscatto 2 sec
  • Autoscatto 12 sec
  • Riprese intervallate
  • Bracketing di esposizione

Modalità di messa a fuoco

Le opzioni sono:

  • iAF (AF intelligente che passa da una modalità all’altra a seconda del soggetto)
  • AF (AF singolo)
  • AFc (AF continuo)
  • MF (messa a fuoco manuale)

Modalità AF

Le opzioni sono:

  • Multi Area
  • Spot
  • Campo
  • Zona
  • Inseguimento
  • Rilevamento viso / occhi

Profili AF

Questo è un interessante nuovo concetto per l’AF. 

Esistono una serie di profili, ognuno dei quali può essere configurato in base alle proprie esigenze individuali.

I profili sono:

  • Bambini / Animali domestici (movimenti standard)
  • Sport di squadra (soggetti con cambio di direzione rapido e improvviso)
  • Runner (movimenti anche veloci ma costanti)
  • Fauna (comparsa e cambio di direzione imprevedibili)

E’ possibile modificare il comportamento di questi “preset”, per ora non ho ancora testato questi cambiamenti, mi riserverò di farlo durante la stagione e magari aggiornerò questa parte dell’articolo.

Il sistema di menu

Uno dei punti di forza di Leica è la semplicità, che poi è uno dei motivi che mi hanno spinto ad effettuare il cambio della mia attrezzatura. 

I progettisti Leica cercano costantemente di mantenere semplici le funzioni delle fotocamere e, di conseguenza, i menu; questo per offrire ciò di cui un fotografo ha davvero bisogno, anziché inoltrarsi in labirinti di funzionalità impenetrabili e complessi. Ciò non significa non stare al passo con i tempi, più semplicemente significa, a mio avviso, progredire mantenendo però la fotografia alla sua essenza.

Il menu delle fotocamere Leica è davvero unico: i menu di altri produttori magari sono ben progettati ma, senza eccezione, sono enormi e confusionari.

Nella Leica SL2 ci sono 6 pagine di menu (5 per il video) ed il layout è molto simile a SL, CL e M10.

Non esaminerò tutti i dettagli (sono sicuro che il manuale fa un lavoro migliore) ma credetemi, è davvero semplice e funzionale.

Le mie personali conclusioni

In molti pensano che quando si acquista una Leica si paghi più per il nome che per le caratteristiche del prodotto (macchina o obiettivo). E’ vero solo in piccola parte, con Leica è si tutto più costoso, ma la qualità dei prodotti è, oggettivamente, la migliore al mondo e la nuova Leica SL2 non fa eccezione.

Si, ci sono sul mercato macchine fotografiche con alcune singole caratteristiche migliori rispetto alla SL2 (autofocus ad esempio), ma non cercavo qualcosa di migliore in assoluto in fatto di prestazioni, cercavo il massimo ottenibile nel compromesso fra dotazione, prestazioni e piacevolezza nell’utilizzo, e qui, mi spiace per gli altri, Leica vince a mani basse.
Oltretutto avere “poche” opzioni, a mio parere, potrà solo aumentare le mie competenze fotografiche perchè avrò il tempo di concentrarmi su quello che voglio in quel momento: scattare una buona fotografia. E, sono sincero, lo faccio per me stesso, i miei clienti, giustamente, non si curano di ciò che sto utilizzando, vogliono solo scatti fantastici.

Rimarrà la mia fotocamera principale per molto tempo a venire.

Pro

  • Semplicità
  • Ergonomia
  • Solidità
  • Stabilizzazione
  • Impermeabilizzazione
  • Autofocus (con i suoi limiti)
  • Qualità dell’immagine

Contro

  • Display fisso (anche se la motivazione di questa scelta è comprensibile)
  • Resa ad altissimi ISO
  • Durata della batteria (buona, ma migliorabile)

In attesa che si apra la stagione dei matrimoni, dove testerò davvero sul campo la SL2 (assieme alla Q2 ed alla M10), vi posto il link ad un mio progetto (tutt’ora in corso) realizzato con Leica SL2, SL2-S e M10: Ritratti a Sconosciuti.

Qui invece il mio articolo sulla fotografia di prodotto con Leica Sl2.