Attrezzatura fotografica e da studio

Si, lo so bene, l’attrezzatura fotografica e da studio non fa il fotografo però, visto che spesso mi viene rivolta la domanda “ma tu cosa utilizzi per il tuo lavoro?”, ho deciso di creare questa pagina, più per gioco che per altro.

Si potrebbe aprire un intero Blog dedicato solo a stabilire se e quanto l’attrezzatura conta in fotografia, ma tranquilli, non è mia intenzione, scrivo solo ciò che penso, supportato dal pensiero di uno dei grandi fotografi che amo molto:

“Il filtro giusto, la pellicola giusta, la giusta esposizione – non erano argomenti che mi interessavano molto. Ho avuto una sola fotocamera per iniziare. Di seconda mano con due lenti e senza nessun filtro. Quello che mi interessava era immortalare qualcosa sulla pellicola per poi passarla sotto il mio ingranditore, magari per ottenere un altro quadro”. WILLIAM KLEIN

Il succo quindi è proprio questo, non è la macchina fotografica che possiedi, ma ciò che fai con essa che conta e, lo dico in primis a me stesso: lasciati ispirare dal mondo che ti circonda ed esprimiti in base a ciò che i tuoi mezzi ti permettono, la sostanza è nelle idee, non nell’attrezzatura.

C’è stato un grande sconvolgimento verso la fine del 2019, ho scambiato l’attrezzatura Sony (corredo ben più corposo oltretutto) per Leica.

Ma perchè proprio Leica?

Chi possiede una Leica, soprattutto della serie M (ma anche l’SL2 e la Q2 non si discostano poi molto), sa bene cosa significa non perdere tempo a cercare funzioni mirabolanti nei menù e riuscire a concentrarsi invece sulla propria visione, ecco, questo è il motivo vero che mi ha portato a cambiare attrezzatura.

Da quando ho preso la M10, inizialmente come fotocamera personale, ho capito cosa cercavo davvero, alla fine dei conti la fotografia si è sempre fatta combinando i tre parametri base, tempi, diaframmi e iso; vecchia scuola probabilmente, ma dannatamente efficace.

E’ stata una scelta di pancia quindi, di “sentimento”, non ho nulla da eccepire sulla bontà dell’attrezzatura fotografica e da studio Sony che mi ha accompagnato per oltre due anni, ma la poca personalità di quelle macchine, mi toglieva ciò che per me è davvero di grande importanza: la gioia ed il piacere nell’utilizzo. Ho capito (alla buon’ora potreste dire, non senza ragione), che la “fredda perfezione” di quegli ottimi strumenti di lavoro, li relega in quello specifico ambito, il lavoro.

Ecco, vero è che la fotografia è il mio lavoro, ma accidenti, non è mai stato solo quello!

La frase che mi ripetevo sovente e cioè “per lavoro uso Sony e per fotografare uso Leica” mi ha fatto riflettere, cavolo, ma io sono un fotografo, non faccio il fotografo.

Dico una cosa forse stucchevole e banale per alcuni, ma con Leica ho ritrovato il piacere fisico dello scatto, Leica è capace di farti questo ed una volta provata questa ebbrezza, beh, fatichi a pensare di utilizzare ancora dei fantasmagorici “computers” per fotografare, per quanto lo facciano bene.

Riassumendo, sono voluto tornare all’essenza della fotografia, e, già che c’ero, ho voluto farlo con stile e con la superba qualità che solo Leica, con la sua storia, le sue fotocamere ma soprattutto con le sue ottiche, è in grado di offrire.

Attrezzatura fotografica e da studio

Eccola qui quindi, come vedete è ridotta all’essenziale, 1 corpo Leica M con 1 Summilux 50mm ed un Voigtlander 35mm, 1 corpo Leica SL2 ed il suo Vario Elmarit 24-90 (ma è in arrivo il Summicron 75 f/2), 1 Leica Q2, un flash Leica SF-60, una luce led Manfrotto Lumimuse 8, ovviamente un po’ di batterie e schede, più ciò che serve per mantenere pulito il tutto.

Ah, ci sono anche i miei taccuini Moleskine ovviamente, fanno parte anche loro della mia attrezzatura.

E dopo la fase dedicata agli scatti?

Attrezzatura fotografica e da studio parte seconda.

Per lo still life e per i ritratti in studio, utilizzo alcuni flash della Elinchrom, azienda Svizzera che da oltre 50 anni è impegnata nello sviluppo dei più avanzati flash professionali.

Per quanto riguarda invece tutto il lavoro (che è tanto) post scatto, utilizzo un Mac Book Pro 15″ (che ormai ha due anni e mezzo, ma va ancora come un fulmine) collegato ad un monitor Eizo Cg247, una tavoletta grafica Wacom Intuos Pro M ed una serie di hard disk esterni Lacie in Raid 1 più delle unità di backup ulteriori.

Il software che ho scelto di utilizzare per lo sviluppo dei RAW e per la post produzione è principalmente Capture One, con il quale faccio praticamente tutto, dalle selezioni iniziali alla preparazione dei file jpg per le stampe, coadiuvato, quando necessario (ma solamente in caso di fotografia Still Life), da Adobe Photoshop.

Tutte le fotografie dei matrimoni le stampo personalmente, quindi utilizzo quotidianamente anche una stampante di fascia alta (più raramente anche un plotter, sempre Canon), la Canon Pro-1000, stampe di altissima qualità e, quando richiesto, anche stampe fine-art su carte Hahnemuhle.

In generale quindi, e ciò lo si può facilmente evincere dalle scelte che ho fatto per tutta la mia “ferramenta”, la qualità che intendo raggiungere è quella massima, sempre, perchè la Fotografia la merita.

Portfolio Still – Life (food e prodotto)

Progetti personali

Articolo sulla fotografia Still Life (di prodotto e/o commerciale): LEICA SL2 e Still Life

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