Ormai è passato un anno da quando sono tornato in Leica e l’ho fatto proprio con due corpi Leica SL2-S. Le due macchine hanno scattato decine di migliaia di fotografie e, finalmente, posso tirare un po’ le somme.

Partirei però da alcune informazioni più “tecniche” e dalla indubbia qualità costruttiva.

Leica SL2-S non è la mia prima “ammiraglia”. Nel corso degli anni ho avuto la fortuna di utilizzare e possedere altre fotocamere di fascia alta. Ho posseduto e utilizzato per anni una Nikon D4 e, successivamente, una Canon 1D X MkII.

La serie SL di Leica è di una razza diversa in termini di costruzione. Queste macchine sono fatte per durare.

Attenzione, non sto affatto affermando che le fotocamere Canon, Nikon ma anche Sony siano costruite male. Ma quando prendi in mano una SL per la prima volta, ti accorgi subito di avere in mano qualcosa di costruttivamente differente.

Leica SL2-S + Voigt 50 f/1 (M Mount con adattatore)

Leica SL2-S e SL, la qualità è davvero tangibile.

Per non parlare del design così funzionale (e pure molto bello, ma questo ricade nel gusto personale).

SL2 ha introdotto il layout a 3 pulsanti per allineare la serie SL con M10, Q2 e CL. Esteticamente, l’SL2-S è quasi identica all’SL2. L’unico cambiamento è che la scritta sulla parte anteriore del corpo ora è oscurata, un cambiamento che accolgo con favore, tanto io lo so che sto usando una Leica. Trovo veramente che il design sia tanto semplice quanto pratico.

Il joystick è un sogno da usare, soprattutto per i fotografi, come me, che spostano continuamente il punto di messa a fuoco. E’ lo stesso che usavano anche sulla Typ 601 originale. I pulsanti funzione sono tutti a portata di mano e, per il mio utilizzo, hanno caratteristiche più che sufficienti. per chi è abituato a un’ammiraglia Canon/Nikon/Sony, questo potrebbe apparire limitante, io invece ho trovato esattamente quello che cercavo.

E’ possibile accedere molto facilmente a tutte le impostazioni necessarie come la tipologia di messa a fuoco, le aree di messa a fuoco, gli ISO, il bilanciamento del bianco, PASM ecc. ecc.  E se non è stato impostato un pulsante, il menu rapido funziona alla grande con il touchscreen.

Adoro anche l’impugnatura più profonda che hanno introdotto sulla Leica SL2-S. Dato il peso del corpo, poco meno di un chilogrammo, questo accorgimento migliora notevolmente l’ergonomia.

E’ davvero difficile tornare ad usare qualcos’altro!

Nuovi Leica Summicron SL
le mie SL2-S con 35 e 50 Summicron Asph

Leica SL2-S, qualche dato tecnico.

Per gli amici più nerd, qualche specifica:

Sensore
Formato Fullframe, 36 x 24 mm 
Risoluzione 24 megapixel
Sensibilità ISO 100 – 102400

Esposizione
Tempi di scatto 60″ – 1/16000
Compensazione +/- 3 stop in passi di 1/3
Modalità esposizione M, S, A, P
Tipi di esposimetro Multi-Area, Semi-Spot, Spot

Funzionalità
Attacco L-Mount 
Stabilizzazione Si
Autofocus (n. aree AF) 225
Live View Si
Modalità video C4K (4096x2160p) @ 60 FPS
WiFi Si
GPS No
USB USB-C (3.1)
Ricarica via USB Si

Costruzione
Touchscreen Si
LCD 3.2″, 2.1 Mdots, 1024 x 680 pixels, fisso
Mirino Elettronico, copertura 100%, 0.78x
Risoluzione mirino 1600 x 1200 px
Flash incorporato No
Memoria SD, SDHC, SDXC (UHS-II)
Memoria, Slot 2 SD, SDHC, SDXC (UHS-II)
Otturatore Meccanico ed elettronico
Batteria Leica BP-SCL4, 14.00 Wh
Tropicalizzazione Si
Peso 931 g
Dimensioni 146 x 107 x 83 mm

Ma torniamo alle mie impressioni

Colori

Vero, io prediligo il bianco e nero, ma se parte da un’acquisizione dei colori perfetta, viene bene pure lui no? 
Ecco, per quanto riguarda la riproduzione dei colori, la SL2-S offre prestazioni superiori a qualsiasi recente fotocamera full frame. Non c’è un solo colore che si discosti fortemente dal suo target di riferimento. A titolo di confronto, modelli come la Sony a7R IV o EOS R5, che si sono comportati molto bene nella riproduzione dei colori, avevano ancora tre colori che si discostavano fortemente dai loro riferimenti. (fonte Rangefinder Online).

Non voglio approfondire troppo l’argomento dei colori di Leica poiché so che questo è un argomento piuttosto noto quando si tratta di queste fotocamere. Un argomento che i fan di Leica di tutto il mondo usano per giustificare la spesa (e qui cerco di essere onesto, soprattutto con me stesso) piuttosto elevata per l’acquisto di queste macchine. Perché lo so? Perché io sono uno di quei cosiddetti fanboy di Leica, che ci volete fare?

Foto non elaborata - Leica Sl2-S + Vario Elmarit 24-70 2.8 - Colori veri, croccanti, vividi mai troppo saturi.

Alti ISO

Alti ISO eccellenti, io mi spingo senza patemi sino a 12500, oltre ci si può avventurare se necessario, ottenendo comunque dei file assolutamente utilizzabili. E’ bello sentirsi al sicuro lasciando la fotocamera in ISO automatico (io imposto 25000 ed 1/250) e non doversi preoccupare di rischiare una foto sgranata o sfocata.

ISO 6400, nessuna riduzione del rumore in post

Leica SL2-S e Autofocus

Ne devo davvero parlare?
Ok, mi avete convinto!

Dunque, se fossi costretto a scegliere una fotocamera basandomi esclusivamente sull’Autofocus, molto probabilmente non sceglierei questa. Per fortuna c’è ben altro sul piatto!

Ricordate quando l’autofocus era solo a rilevamento di contrasto, credo attorno al 2016? Ecco, qui forse è un po’ meglio, potrei azzardare di un 10/15%. Ecco come si comporta l’AF su SL2-S. Non fraintendetemi: è migliore della SL2 (anche se marginalmente) e molto meglio della 601. Quindi per ritratti, paesaggi, scatti editoriali, è fantastico. Ma lo è anche per il reportage ed i matrimoni, basta adeguarsi al suo comportamento, cosa che mi è venuta in realtà piuttosto facilmente.

Tuttavia, se stai cercando una fotocamera in grado di gestire fotografia davvero dinamica, dove è meglio lavorare in AF-C e con i vari sistemi di Tracking attuali, beh, dimenticalo. Non dico non si possa fare, l’esperienza può sopperire alle piccole mancanze tecniche, però non è, ad oggi, il campo in cui eccelle.

Alcune fotografie realizzate con le mie Leica SL2-S

(S)Conclusioni

Sono contento? 

Eh si, io sono estremamente soddisfatto, ma tanto anche. Perchè, come ho già avuto modo scrivere, Leica non è “solo” la “ferramenta” che utilizzo per lavoro (e diletto), ma è un traguardo che ho atteso per anni. Leica è LA macchina fotografica, è la storia della fotografia.

Sinceramente, può anche non essere perfetta in questo mondo iper tecnologico, ma credetemi, è perfetta per me. Un vecchio detto recita: la fotocamera migliore è quella che hai con te quando serve. Ecco, io ho scelto di avere sempre con me una Leica, un pezzo di storia della fotografia: infatti appartiene alla Leica la prima macchina fotografica con pellicola 35mm, non credo vi sia altro da aggiungere.