Leica Q3, la nuova arrivata in casa Leica.

Come sempre accade, nonostante la Q2 sia tutt’ora un’ottima fotocamera, in molti hanno atteso pazientemente l’uscita della Leica Q3.
C’è chi l’ha acquistata subito, chi ha aspettato qualche “prova sul campo” e chi, purtroppo, la sogna solamente, ma c’è una cosa che semplicemente non si può negare:

la Leica Q3 è una fotocamera dannatamente buona.

Vale la pena portarsela a casa visto il prezzo? Per i molti amanti Leica, senza dubbio, e per te?

Proverò a scrivere qualcosa che possa aiutare a capire se questo piccolo gioiellino tedesco potrà trovare posto anche nella tua borsa fotografica. Come mio solito poca roba squisitamente tecnica, la trovate ovunque, solo le mie personali impressioni.

Ma vediamo prima cosa offre questa Leica Q3.

Design Leica Q3

Il design della fotocamera è come mamma Leica ci ha ormai abituato: pulito, lineare, senza tempo, minimalista (per alcuni addirittura semplicistico). Bella, ma proprio bella.

Il corpo si concentra su un obiettivo semplice: scatta le tue fotografie e non preoccuparti del resto, perchè qui di complicazioni non ce ne sono proprio.

Tutto ciò che serve per scattare una fotografia è disposto sulla fotocamera proprio come piace a me, alla vecchia maniera. La ghiera per il controllo dei tempi si trova dove normalmente ci aspettiamo di trovarla; accanto c’è la ghiera per la compensazione dell’esposizione che, alla pressione del tasto che si trova al suo interno, si trasforma nelle ghiera per gestire la sensibilità ISO (n.d.a. io la uso così per abitudine, ma il tasto è comunque personalizzabile).

L’obiettivo è ormai ben noto, è lo stesso delle due generazioni precedenti di fotocamere Leica Q, il meraviglioso Summilux 28mm f/1.7.

Leica Q3

Ciò significa che la ghiera per la gestione dei diaframmi è ancora allo stesso posto, così come l’anello per la messa a fuoco manuale e “l’interruttore” che abilita la modalità macro (che adoro!).

A proposito di messa a fuoco manuale, per quelli a cui piace utilizzarla (o per le volte che sei costretto a farlo dalla situazione): la ghiera è ad azione meccanica. Ben frizionata. Si sblocca con la levetta a pressione incastonata nel tab della messa a fuoco.

Solo leggermente più pastosa da azionare di quella degli obiettivi M. Precisissima, sensibilissima ai minimi spostamenti senza il minimo gioco. L’obiettivo non si muove in avanti o indietro durante la maf.

Il retro della fotocamera contiene lo stesso numero di pulsanti della Leica Q2, il semplice Pulsante di Selezione con le sue quattro freccette, il tasto Riproduzione, il tasto Menu e tre Pulsanti Funzione personalizzabili. Tuttavia, qui c’è un primo gradito miglioramento: i pulsanti si sono spostati sul lato destro, a portata di mano, il che significa che è possibile utilizzare la fotocamera con una sola mano

Leica Q3

Abbastanza veloce per la maggior parte degli usi

L’autofocus è certamente uno degli aspetti su cui la nuova Leica Q3 fa un enorme balzo in avanti. Ora infatti il nuovo processore Maestro IV sfrutta l’intelligenza artificiale per selezionare la migliore tecnologia da utilizzare per la messa a fuoco.

Il sistema di messa a fuoco della Leica Q3 ha guadagnato la rilevazione di fase è quindi un AF ibrido che lavora con la combinazione di rilevamento di contrasto, mappa di profondità e rilevamento di fase, con i punti di messa a fuoco AF sul sensore.

Nella quasi totalità dei miei scatti, ha funzionato in modo impeccabile. Ho spesso cambiato le modalità dell’AF, spot, campo, zona e rilevamento del volto, sia in AF-S sia in AF-C. Raramente non riusciva a mettere a fuoco il soggetto.

Mentirei se scrivessi che è stato irreprensibile, ma è una questione che ormai ho superato da quando utilizzo le SL2-S. Sono conscio che esistono fotocamere più performanti dal punto di vista della maf, ma, sinceramente, non mi importa, è tutta questione di attitudine mentre si scatta.

E la Q3, rispetto alle due Q che l’hanno preceduta, ha guadagnato tantissimo in questo ambito, mi auguro che lo stesso sistema venga implementato nella prossima SL.

Leica Q3 con il display basculabile?

Un secondo miglioramento, per alcuni, un peccato da finire all’inferno per altri,  è stata l’inclusione del meccanismo di inclinazione dello schermo LCD posteriore.

Visto che la recensione la sto scrivendo io, dico la mia: può essere molto utile, in diverse situazioni. I puristi se ne faranno una ragione, ma io la fotocamera la uso, non la metto in vetrina e basta.

Leica Q3

Ma torniamo al meccanismo: è davvero ben fatto. L’inclinazione è molto fluida e, da bravi tedeschi, è anche piuttosto solido. Niente scricchiolii o click strani. Funziona e basta.

Lo schermo poi è perfettamente visibile anche durante una giornata soleggiata a patto di non sporcarlo troppo con il viso/naso (e qui prendetevela con vostra mamma nel caso) prima di utilizzare il mirino. Ah, nonostante lo schermo basculabile, la Q3 mantiene la protezione contro polvere e spruzzi d’acqua grazie alla sua certificazione IP52.

Ma veniamo alla vera star dello spettacolo:

il nuovo sensore da 60 milioni di pixel

La Leica Q3 qui è già riuscita a viziarmi. E’ lo stesso sensore che equipaggia la Regina M11 e tanto amato dai fortunati possessori, a condurre lo spettacolo. Ora ho compreso bene il perchè e, spero mi perdonerete il francesismo, caxxo, è spettacolare! 

Complice anche il nuovo processore, Maestro IV, la qualità dell’immagine, la gestione del rumore, il colore e la quantità di dettagli, tutti combinati in un corpo così comodo, hanno dato vita a un’esperienza davvero entusiasmante. La resa cromatica è davvero ottima, ma soprattutto è costante a tutte le risoluzioni, io poi adoro la scelta di Leica di ottenere in fase di scatto una leggera de-saturazione dei rossi e dei verdi, a beneficio di un incarnato più “neutro”, visto che i miei soggetti principali sono le persone.      

Tre risoluzioni vere

60, 36, 18 milioni di pixel, per accontentare le esigenze di tutti. Ma ciò che fa di questo sensore qualcosa di eccellente, è che indipendentemente dalla risoluzione scelta, la Q3 utilizza sempre l’intera dimensione del sensore, il tutto con un’eccellente gamma dinamica, che guadagna qualcosa nelle due risoluzioni inferiori.

Leica Q3 e alte sensibilità

Le immagini catturate ad ISO elevati hanno un’adorabile struttura a “grana”, non rumore, almeno fino ai 12.500 ISO, utilizzabilissimi.

Oltre, i dettagli più fini iniziano a perdersi un po’. Da segnalare però che il file raw sembra essere quasi ISO-invariante, almeno tra 100 e 6400 ISO, e questo è estremamente positivo in caso si debba recuperare dettaglio nelle ombre.

Poi, sarà che a me la grana piace da sempre (spesso la aggiungo in post, anche sul colore), ma in generale trovo i file davvero piacevoli, molto.

Batteria

La CIPA parla di 350 scatti, ma ne ho facilmente ottenuti quasi il doppio utilizzandola semplicemente come uso le ie SL2-S: visualizzazione automatica della fotografia scattata disabilitata, spegnimento automatico al minimo possibile e, quando la situazione lo permette, spengo la macchina dopo lo scatto e la riaccendo quando voglio scattare di nuovo.

Conclusioni

Cosa mi piace e cosa no

Faccio prima a scrivere ciò che non mi piace, perchè ho davvero solo un paio di appunti da fare a Leica sulla Q3:

1 – mancanza del secondo slot di memoria, oppure una memoria interna come sulla M11 (e qui proprio non me ne capacito, ok, non la ritenete la macchina per i professionisti, ma perchè, perchè?)

E questo lo pensano tutti gli amici fotografi che lavorano (e anche quelli che vorrebbero farlo) con le Leica Q.

2 – un minuscolo joystick, magari quello della serie SL, perchè non me lo avete messo? Ok la linea favolosa, ma non sarebbe poi peggiorata così tanto. Ok, questo è un mio desiderio, ma perchè sono abituato a spostare il punto di maf col pollice, da sempre.

Per il resto beh, è sempre con me, perchè la uso si a livello professionale, ma ora è anche la mia fotocamera personale, quella con la quale mi diverto a fotografare, che uso con un piacere che va al di la della razionalità.

P.s. non ho parlato del prezzo… è cara? No. E’ costosa, si, ma se prendete una ML moderna, con tutti quei MP (tipo Sony A7 R V o una Canon R5) e gli accoppiate un’ottica strepitosa (ma ce l’hanno anche loro? Ok, scherzo! Quasi.), non è che spendete molto meno eh… 

ok, ma le foto?

Non mi è mai piaciuto fare delle fotografie  esclusivamente di “test”, inserisco qui alcuni scatti tratti da un matrimonio, quindi situazione reale, poi per vedere le foto che faccio con la Q3 sarà sufficiente seguirmi su Facebook e/o Instagram, tanto scrivo sempre con quale fotocamera le faccio. Così sono foto vere, realizzate in situazioni reali, credo sia un approccio più utile e sincero. Tanto le foto belle le fanno tutte le fotocamere, solo che con Leica è più bello!!!